giovedì 23 agosto 2007

a parte

Quello che aggiungo adesso è un appunto che avevo preparato la scorsa settimana e che volevo sviluppare, ma mi accorgo che non c'è bisogno di aggiungere niente.

Nel corso della trasmissione “W l’Italia diretta” su Rai 3 di martedì scorso, dovuta al lavoro prezioso di Riccardo Jacona e della sua equipe di bravi ed appassionati giornalisti, la Ministra per i diritti e per le pari opportunità, Barbara Pollastrini, ha diffuso gli ultimi dati relativi alla violenza sulle donne in Italia. Uno di questi è semplicemente agghiacciante.
La prima causa di morte per le donne italiane tra i 16 ed i 44 anni sono le percosse.
Non il tumore, non gli incidenti automobilistici, ma la violenza di un uomo.
Nel 90% dei casi l’uomo era o era stato il partner della donna.
Nel 2006 ogni due giorni è stata uccisa una donna italiana e 7 al giorno sono quelle che subiscono violenza sessuale.
Nel primo semestre del 2007 si registra già una crescita del 22%.
I dati dell’Istat coincidono con quelli dell’osservatorio europeo sulla violenza sulle donne. Giustamente in Spagna si parla di femminicidio.
A me sembra una grave emergenza nazionale, un fenomeno sul quale la società intera deve interrogarsi e che il Governo deve porre all’ordine del giorno con una priorità assoluta. Assoluta.
Aggiungo anche che non c’è una sola forza politica italiana, dentro o fuori dal governo, dentro o fuori dal Parlamento, che faccia sentire la sua voce su questo tema.

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