sabato 13 settembre 2008

poche righe


Il computer, e quindi il modo più pratico di scrivere, sembra essermi fatale! Sob e sigh!
Mi sembra uno scherzo volgare oltre che una insopportabile crudeltà della vita. Ma poi penso alla sordità di Beethoven e ridimensiono il tutto. Inoltre, da quella ottimista che sono, mi sento convinta che la mia amica Carmela mi rimetterà in sesto.
Però la riflessione su Beethoven e sulla piccolezza del mio rammarico rispetto al suo, mi ha riportato in mente un libro interessantissimo, che ho letto un po' di tempo fa: John O'Shea "Musica e medicina- Profili medici di grandi compositori" EDT-Edizioni di Torino-1991-
Noi pensiamo ai grandi geni spesso dimenticando il loro corpo. Beh, questo libro ci ricorda che ne avevano uno e che come tutti vi abitavano ma ne erano anche abitati.
ciao

4 commenti:

  1. Non ho capito bene: l'uso del computer è la causa delle tue vertigini oppure semplicemente ti fa peggiorare il sintomo?
    Forza Carmela, allora!

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  2. Piccolo referto medico: all'origine delle vertigini, salvo successivi accertamenti, sembra esserci la famosa artrosi cervicale; istituzione che, a parer mio, se non esistesse bisognerebbe inventarla poiché trae di impiccio in numerose situazioni. I piccoli movimenti della testa, tastiera-monitor-tastiera, sembrano indurre un principio di vertigine. grazie a tutti e tutte per l'affetto con cui avete seguito la mia fastidiosa e parecchio demoralizzante vicenda. Ora sto decisamente meglio. Mi mantengo però prudentemente cautelosa.
    baci e abbracci

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  3. Fai bene ad essere prudente. Ti consiglio con calma di imparare a battere con dieci dita senza guardare la tastiera. E' banale. Basta avere solo un po' di tempo e di pazienza per esercitarsi.
    Un abbraccio,

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