lunedì 2 febbraio 2009

in veglia

Per una persona che ha creduto per tutta la vita all' agire collettivo è brutto constatare che il solo modo che le è rimasto per influire minimamente sulla realtà sono i piccoli gesti caritatevoli.

Consideratelo solo un pensiero notturno.
All'alba starò meglio.

3 commenti:

  1. Da tempo ho capito che in realtà il vero passo da fare per cambiare il mondo è iniziare a cambiare sé stessi. Ti auguro di "non stare meglio".

    Pace e benedizione
    Julo d.

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  2. ragazza mia,
    l'agire "piccolo" è sempre assai meno piccolo di quanto ci appaia, soprattutto quando siamo investiti dalla rabbia impotente per il nostro obbligato, non condiviso e, anzi, crudelmente imposto "lasciarci vivere", frutto di questi tempi indegni...indegni di noi, diciamolo una buona volta, Marina, lasciamo da parte ogni senso riduttivo di noi ch'è ora!
    Credo dovremmo smettere di dare senso riduttivo all' agire "piccolo" confrontandolo in ogni momento ed impietosamente con quell'agire grande e collettivo che va ormai perdendosi in nebbie infinite.
    Hai fatto la cosa giusta, Marina:
    sia riflettendo così in notturna sia scrivendo il post successivo sia, soprattutto, compiendo quel gesto di cui racconti senza neanche un briciolo di inconsapevolezza: ché la bontà, lo sostengo da anni, anche a costo di far inorridire le anime più caste (e chissene!) è vera solo quand'è intelligente.
    L'altra bontà, quella spesa e sparsa indifferentemente, spesso è solo la superficiale messa a punto di un bilancio aziendale dell'intimo che ci si illude di governare e, spesso, neanche con troppa buonafede...
    Un bacio
    Tez

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  3. E coi piccoli gesti che cominciano i grandi cambiamenti...

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Non c'è niente di più anonimo di un Anonimo