giovedì 15 aprile 2010

dipanando-dipanando/due


I rimandi e le "tangenti estrose" di pensiero (come le chiama lei) tra Tereza e me sono ormai una costante.
Letto il mio post con l'articolo di Sofsky sulla riservatezza Tereza ci è saltata agilmente sopra e, dipanando-dipanando, ha prodotto un post di cui pubblico qui solo qualche stralcio, consigliandovene la lettura integrale.

dice Tereza: "Galimberti mostrava tutta la nefandezza della moderna equazione: mostrare tutto di sé= massima sincerità e dunque spontaneità= AFFIDABILITà e, confutando quella tesi sciocca e volgarissima, dimostrava il valore della privatezza come simbolo dell'aver qualcosa da difendere e da proporre, un'anima appunto.
Ma Marina mi ha fatto ripensare anche alla parola alla quale vengo più spesso abbinata dalle persone che mi conoscono: la riservatezza.
Non vi nascondo che spesso ho avvertito in questa definizione un senso di ostilità, di cattivo-retro-pensiero, di diffidenza, un: “questa avrà qualcosa da nascondere”.


Poiché stiamo dipanando pensieri in buon disordine, dirò quello che il Professore disse a me e di me. "Lei non è una persona aperta. È una persona diretta." E naturalmente aveva ragione.
Malgrado l'apparenza io sono una persona riservata. Do tranquillamente in giro parti di me che considero ininfluenti. La mia identità anagrafica, fatti della mia vita, lo stato della mia salute (ma in questo c'è una profonda intenzionalità) ecc.
Anche pensieri e riflessioni e, in questa fase della mia vita, udite udite, persino i miei piccoli scritti. Ma salvaguardo un nucleo più intimo.
Diciamo che io semino tracce (cui ritengo mio diritto non essere incatenata a vita) ma nascondo la tana.
Per questo il mistero di cui alcuni si ammantano mi sembra superfluo. Perché io ipotizzo che essi abbiano "una casa di dentro", sempre per citare Tereza, e che quella sì, sia da salvaguardare.

Siamo molto lontani dalla riservatezza di cui si occupa Sofsky. Ma con Tereza succede così.
Mi piacerebbe citare qualche altro passo del post ma mi sentirei un po' cannibale. Perciò mi fermo qui.


2 commenti:

  1. Non posso commentare il valore di pensiero che mi attribuisci, non posso, comunque agissi mi sentirei "imprecisa".
    Posso dire che ti ho letta, ti ho compresa e condivisa, ti posso dire grazie.

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  2. Essere diretti per me a volte è molto più importante che essere aperti
    sarà la mia età non più giovane che mi frena e mi ricorda esperienze passate, con qualche fregatura di troppo, ma sempre più tendo a proteggere il mio io più nascosto
    ho quindi trovato bellissimo questo tuo post che capisco e condivido
    erica

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